Infissi in legno
Il declino dell’utilizzo di questo materiale nei decenni ‘80 e ’90, soprattutto, è derivato dalla deformabilità degli infissi in legno, fattore che ne determinava la mancanza di ermeticità e anche dallo stato della verniciatura dopo un po’ di tempo di esposizione.
Con l’invenzione del legno lamellare è stato possibile ovviare a questi difetti del materiale originario, essendo molto più resistente, stabile e impermeabile del legno massiccio “monoblocco”. Il legno è potuto ritornare ad essere impiegato come materiale prescelto per l’esterno, portando molti vantaggi. In primo luogo il calore, sia a livello di sensazioni che per quello che riguarda il risparmio energetico, poi anche per quel che riguarda la personalizzazione dei prodotti, essendo ancora semiartigianali e infine ma non ultimo, la salubrità dell’ambiente abitativo.
Molti sono i modelli di finestre in legno presenti sul mercato. Le finestre possono essere dotate di persiane in legno le quali sono costituite da lamelle aperte fisse oppure orientabili a seconda della luce e dell’aria che si vogliono far entrare nella stanza; le lamelle possono essere cieche, in questo caso sono sostennute da un telaio formato da spioventi o doppi spioventi. Le finestre in legno possono essere realizzate con ante intelaiate oppure su cardini a murare, ovvero montando un nuovo telaio che si regge sul muro esterno tramite dei cardini.
Passando ai sistemi di oscuramento per interni ci sono i veri e propri scuri che si adattano anche alle portefinestre e possono essere lisci oppure con intagli a riquadro (bugnati) di vario tipo. Questi elementi sono costituiti spesso da un pannello rettangolare in legno massiccio unito ad uno in impiallacciato o in multistrato marino, con essenze di legno nobile poi impregnato.
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