cosa cambia per i produttori
Un comunicato della FINCO riporta l'apprezzamento per la nuova normativa antisismica prevista nelle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, che entrerà in vigore dal primo luglio, in applicazione della normativa europea. In particolare viene evidenziata l'estensione della normativa a tutto il territorio nazionale. Dal punto di vista della sicurezza inoltre vengono apprezzati: l'obbligo di controlli sugli elementi costruittivi non strutturali e per quelli strutturali che si prescrivano le indicazioni da seguire anche in zone a bassissima sismicità; il fatto che venga prevista una certificazione, con marcatura CE, per i prodotti da muratura; infine che si indichi come obbligatorio l'uso dell'acciaio per cemento armato B405C per gli edifici in zona sismica.
Un altro aspetto messo in evidenza dalla FINCO è che, con la nuova normativa, le reponsabilità saranno distribuite lungo tutta la filiera costruttiva: dal progettista, al direttore dei lavori, al collaudatore. Così come è positiva l'introduzione della tracciabilità nella lavorazione dei metalli, associata necessariamente alla creazione di qualificati Centri di Trasformazione per l'acciaio dove sarà possibile controllare meglio e verificare le operazioni effettuate.
Ci sono anche delle criticità che la FINCO sottolinea, per esempio, il fatto che la divisione in zone sismiche per punti specifici, non consente di individuare zone coerenti con quelle previste dall'Ordinanza della Protezione Civile, oppure che, per molti materiali da costruzione, sia prevista un'autorizzazione da parte del Servizio Tecnico Centrale, ogni qualvolta non siano tradizionali o "si discostino dalle presenti Norme Tecniche".
Secondo la FINCO ciò rappresenta una sostanziale restrizione per il sistema costruttivo. Inoltre contraddice una delle norme tecniche interne al testo che prevede che, se non specificato, ci si possa riferire ad altri testi normativi, come l'Eurocodice, quindi ci si troverebbe nella situazione paradossale che l'utilizzo di alcuni materiali sia stato approvato in Europa ma sia vietato in Italia.